Nuovo Comitato di Quartiere “Morena”

di Pasquale Simonelli

…..Nuovo Comitato di Quartiere “Morena” e Regione si confrontano sulla Sanità…

  24 giugno 2002,ore 18.30: il Nuovo Comitato di Quartiere “Morena” inizia le sue “trasmissioni” sul territorio di Casal Morena, con una Assemblea Pubblica nei locali del Centro Anziani di Via della Stazione di Ciampino. Il vice presidente Enrico Granati nel presiedere questo importante evento,alla presenza di Amministratori della Regione, del X Municipio e della A.S.L, ha ribadito l’esigenza, diffusa tra i cittadini ed espressa in varie assemblee, di costituire un unico C.d.Q. in sostituzione dei Comitati di Quartiere attivi, che rappresentasse in modo più autorevole ed unitario possibile presso le pubbliche Istituzioni, le richieste e le attese che vengono dalle zone <associate> di Morena-Sud,Via dei Sette Metri,Colle Tappi, Casalotto-Campo Romano e più in generale da questo quadrante periferico del Sud-est di Roma in cui vivono 30.000 persone: “Tutto è scaturito – ci dichiara Granati – per volontà dei morenesi di dotarsi di uno strumento di pressione politica sociale e culturale in più di quelli a disposizione del cittadino , da utilizzare in modo trasparente, per sollecitare una risposta organica al problema di vivibilità nei nostri quar- tieri ed alle problematiche emergenti come l’elettosmog, la viabilità, i trasporti, l’illuminazione, la sicurezza ecc. La rappresentatività nel Consiglio Direttivo sarà garantita dalla presenza di 3 delegati per ogni sezione territoriale, che faranno sempre riferimento alle diverse aree per rappresentare i bisogni specifici del proprio territorio  L’apporto dei soci alle attività del C.d.Q. saràscopo di lucro, secondo i principi ed obbiettivi descritti dai 16 articoli dello Statuto (debitamente approvato).Confidiamo che la divulgazione e lettura del nostro <manifesto>, incoraggi l’adesio- ne, al progetto del C.d.Q. Morena, di  soci ed altri quartieri confinanti”.

Ma l’assemblea pubblica è stata anche occasione di informazioni e confronto con gli Amministratori regionali e della ASL, sul trasloco del Consultorio familiare di Via Gasperina nel 1° piano della ex Scuola Socciarelli e sul migliore utilizzo degli spazi ricavati dalla parziale ristrutturazione dell’edificio. L’Ass.re regionale on. Gargano, in rappresentanza del Presidente della Regione Lazio,ha annunciato che 1° Luglio vi si trasferiranno le attività del Consultorio Familiare e il 15 Luglio quelle del C.U.P.(Centro Unico di Prenotazione) e del Centro Prelievi per analisi; qui sidecentreranno anche alcune attività municipali come l’U.R.P.(Ufficio Relazioni con il Pubblico) ed un nucleo di vigili urbani; a cui si aggiungeranno presto un ambulatorio medico con posta- zione del 118 per Ambulanza d’emergenza, la Guardia Medica serale e festivi, l’adeguamento della stanza di preparazione al parto, alle richieste provenienti dal territorio. Questi ultimi impegni sono venuti dall’on. De Simone (Vice Presidente del Municipio) e dai Dott.ri Pietroletti, Speziale e Foglia (Dirigenti ASL RM B).Tutte le attività previste sono a stretto contatto di gomito, e svolte nelle 11 stanze dello stesso piano.(sarà questo il <piccolo miracolo compiuto a Morena>di cui ha parlato l’on. Gargano?).

L’Assessore regionale ha anche rivendicato “la determinazione istituzionale con cui sono stati rimossi, in pochi mesi dalla consegna dei locali (novembre 2001) diversi ostacoli e impedimenti. C’è la volontà politica della Giunta (ci sono anche i finanziamenti) di procedere per la ristrutturazione dell’intero edificio dove realizzare, quanto prima, un Presidio Sanitario per il territorio di Casal Morena ed un sistema informatizzato, integrato tra le ASL che consenta di  abbreviare le liste di attesa degli utenti per le visite mediche e prestazioni specialistiche ecc.”.

Di tono decisamente più preoccupato, per l’assenza di ogni forma di servizio pubblico, invece le domande,le riflessioni del C.d.Q. e dei cittadini presenti, attenti a valutare quanto promesso: Forieri Antonio ad esempio denunciava i tempi di attesa ancora lunghi per una visita o ricerca specialistica e i disagi soprattutto per gli anziani di doversi spostare a Cinecittà dove si trovai poliambulatori più vicini (Via Antistio e Via Cartagine); Palluzzi Duilio invece le interminabili corse, nelle situazioni di emergenza, verso i Pronto Soccorso più vicini cioè gli Ospedali di Frascati e del S.Giovanni. A questo proposito, molti voci chiedevano per quale “diavolo di motivo” il nuovo Policlinico di Tor Vergata non fosse dotato di un Pronto Soccorso. Richieste sono venute anche per un centro diurno per la cura della salute mentale. Queste ed altre richieste dei cittadini di Morena e dintorni, sono di pubblico dominio da vari anni e contenute in una specie di “libro bianco” riempito dalle esperienze concrete dei Comitati di Quartiere, Centri Anziani, Comitato delle donne, da qualche sezione di partito (i D.S. locali) ecc

La prof.ssa Lina Cocciolo per il C.d.Q. Morena Sette Metri e “l’Ellisse”, ha riportato per tutti alla memoria i ricordi di “quella forte mobilitazione dei cittadini di Morena e dintorni che portò nel ‘96/’97 all’approvazione di un progetto, concordato con la X Circoscrizione e la Direzione della ASL, e che incontrò la volontà politica della giunta Regionale guidata da Badaloni di stanziare un miliardo e quattrocento milioni di vecchie lire. L’idea guida del progetto era la realizzazione del “Presidio Sanitario” con una vasta gamma di servizi per diagnosi e cura delle malattie che oggi vengono effettuati nelle strutture di Cinecittà, ma dimensionato sulle reali necessità della popolazione locale a partire da quelle delle persone anziane, bambini e donne. Con il cambio della maggioranza in Regione, la direzione della ASL decise qualche anno più avanti di finanziare con soldi suoi (duecento milioni di lire) solo una parte della ristrutturazione. Perché non ripartire da questo progetto per vedere realizzato finalmente il Presidio Sanitario, riattivando il finanziamento completamente già stanziato? Forti perplessità tra gli utenti del Consultorio Familiare e gli operatori sanitari, suscitano anche le decisioni della Direzione ASL di accorpare funzioni e servizi incompatibili tra loro: i compiti previsti dalla legge n.194 sulla tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria di gravidanza con consultorio per le adolescenti accanto ai servizi di polizia municipale. Psicologi, assistenti sociali,medici, personale ausiliario, donne, bambini accanto agli operatori di pubblica sicurezza. E’ stato fatto di tutto per garantire quel principio basilare di privacy ?

 Morena, 2002