Breve storia di Morena

di D. Palluzzi

Morena è il quartiere dell'estrema periferia di Roma Sud, oltre il Grande Raccordo Anulare, ai confini di Ciampino, Grottaferrata, Frascati e Marino.

E' sorta negli anni sessanta in lottizzazioni abusive, in aperta campagna romana, con case costruite, in gran parte, da operai occupati nell'edilizia, che a prezzi relativamente bassi, hanno acquistato il lotto di terreno su cui costruire, da soli, la loro prima abitazione.

Precedentemente in zona vi era soltanto campagna romana, coltivata a frumento e vigneti,  con qualche casolare ancora esistente e tutelato dalla sovrintendenza. 

Morena si è sviluppata poi negli anni settanta, dopo che il Piano Regolatore Generale del Comune di Roma del 1962 aveva previsto l'espansione edilizia anche nell'estrema periferia del territorio comunale, ed è stato adottato il primo piano particolareggiato per la ristrutturazione urbanistica delle zone sorte spontaneamente.

Con il primo piano particolareggiato si è sviluppata un'edilizia residenziale di palazzine e ville realizzate da costruttori professionisti, ma non si è bloccata l'espansione abusiva, ormai non più solo di necessità, anzi, è continuata con più vigore dopo l'approvazione della Legge Bucalossi del 1977, malgrado prevedesse la demolizione di case abusive. 

Fino agli ottanta nella maggior parte delle zone di Morena, (Settemetri, Casal Morena, Morena Sud, Centroni), pur abitata da decine di migliaia di persone, mancavano totalmente le opere di urbanizzazione primaria: fogne, acqua, strade asfaltate, illuminazione pubblica. Solo con l'attuazione del cosiddetto Piano Acea, ideato e avviato dal sindaco Petroselli, è stato possibile dotare la parte più consolidata del quartiere dei servizi essenziali al vivere civile.

La strada statale Anagnina, una delle strade più pericolose d'Italia, taglia e divide nettamente il quartiere, aumentando i disagi agli abitanti, che non possono usufruire facilmente dei servizi che presenti da una parte e l'altra della strada.

Oggi Morena, pur molto richiesta da chi cerca casa, è un quartiere dormitorio che ha la necessità urgente di essere ristrutturato e riqualificato; mancano scuole, piazze , parchi, centri sportivi e sociali. La viabilità è inadeguata e pericolosa.

Molte cose possono essere realizzate in tempi brevi; molti progetti sono stati proposti e portati avanti dai Comitati di Quartiere delle varie zone di Morena; ci sono esempi di persone, come Armando Guerci, che hanno dedicato una vita per migliorare la vivibilità del proprio quartiere.

Molti progetti già finanziati potrebbero essere realizzati, appena rimossi gli impedimenti, spesso solo burocratici, che ritardano per anni l'avvio di un'opera pubblica.

Per altre opere necessarie, occorrerà aspettare ancora molto tempo, ne siamo consapevoli, data la scarsità di risorse finanziarie a disposizione degli enti locali, aggravata anche per l'attuale politica nazionale che sta privilegiando le grandi opere, che sicuramente toglieranno altre risorse indispensabili al risanamento urbano delle periferie delle grandi città.

L'attuale amministrazione del Comune di Roma sta per adottare il Piano Regolatore Generale, che pur riducendo di milioni di metri cubi l'espansione prevista da quello del 1962, in questo quadrante della città, soprattutto X Municipio, prevede la costruzione di grandi opere direzionali, commerciali e residenziali, che, se non supportate da adeguamenti della viabilità, soprattutto su ferro, aggraveranno il problema della mobilità.

Anche per questo il compito del Comitato di Quartiere di Morena, nato per volontà di alcuni comitati ed associazioni esistenti, con la rappresentanza dei Comitati di Quartiere delle varie zone, è estremamente importante. L'occasione del nuovo P.R.G. deve servire a programmare quelle opere che sono assolutamente necessarie a riequilibrare gli standard urbanistici di cui oggi sono carenti soprattutto le zone periferiche.

Il nostro C.d.Q. ha aderito ad un coordinamento di associazioni e comitati del X municipio che da alcune settimane si riunisce per verificare il nuovo P.R.G. ed elaborare un documento (lo pubblichiamo in bozza in altra pagina) con le proprie proposte. Il Consiglio del X Municipio dovrà esprimere il proprio parere sul nuovo P.R.G. ed i comitati di quartiere potranno essere validi interlocutori per rappresentare al meglio le esigenze del territorio.

Le prossime settimane il nostro Comitato di Quartiere avvierà delle assemblee pubbliche sul nuovo P.R.G., per rendere partecipi e raccogliere le esigenze e le proposte degli abitanti di Morena.

Morena, 2002